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Soggetto per un giorno – Come stare a proprio agio durante un servizio fotografico

Proprio Agio Fotocome trovare il modo di far stare a proprio agio i soggetti durante un servizio fotografico??
Semplice diventando il soggetto

Il lavoro del fotografo va oltre all’aspetto visivo nel saper comporre e scattare delle belle foto. I miei servizi fotografico sono rivolti a sposi, famiglie, future mamme, bambini e quasi mai a modelli professionisti. Ecco perchè diventa fondamentale per fare un buon lavoro riuscire a mettere a proprio agio i soggetti, cosi da avere foto naturali e spontanee, e soprattutto senza pose assurde.

Entra quindi in gioco un aspetto più umano che pratico/tecnico, bisogna tirare fuori tutta l’empatia di cui si dispone per cercare di capire e sopratutto aiutare chi si sta fotografando.  Pensando e riflettendo su come migliorare questo aspetto del mio lavoro sono giunta alla conclusione che per capire chi si ha di fronte è utile mettersi nei suoi panni.

Ecco perchè ho deciso per una volta di mettermi dall’altra parte dell’obiettivo e diventare io il soggetto del servizio fotografico. Ho chiamato un collega fotografo che stimo e di cui mi fido, Marco Tamburrini, chiedendogli di farmi un servizio fotografico di ritratto. Il primo della mia vita. (non sono solita farmi selfie o autoritratti).

Dire che sono stata un pessimo soggetto è dir poco (ahahah). All’inizio ho sfoggiato tutti i miei peggiori tic, occhi chiusi, bocca storta, testa ciondolate e chi più ne ha più ne metta. In seguito mi sono rifugiata dietro alla mia fedele fotocamera e ciò mi ha tranquillizzato un pò. Camminare, parlare, e soprattutto fotografare mi ha aiutato a rilassarmi e a mettermi a mio agio.

L’esperienza che è iniziata in maniera poco incoraggiante visto il mio poco essere ‘soggetto’ si è rivelata utilissima per il mio lavoro. Ora so come ci si potrebbe sentire stando di fronte ad una fotocamera ed appreso alcuni accorgimenti da tenere per agevolare il soggetto e farlo sentire a proprio agio durante il servizio fotografico.

I miei consigli

Parlare, interagire, fare domande sono alcune delle semplicissimi abitudini che potrebbero aiutare i soggetti a rilassarsi. Di solito consiglio di portare qualche accessorio, che sia un cappello, una sciarpa, un ombrello, un qualsiasi oggetto che possa aiutare a distrarre l’attenzione dalle foto. Anche far camminare, saltare o comunque avere una situazione dinamica è un altro tassello importante per avere espressioni naturali e spontanee.

Di seguito lascio alcune foto del pessimo soggetto che sono :-p (siate clementi).

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